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venerdì 23 novembre 2007

Bonelli Arte Contemporanea presenta il nuovo progetto di Wainer Vaccari


IL VOLTO, IL CORPO, IL SEGNO
inaugurazione sabato 24 novembre 2007 | ore 18.00 | galleria bonelli arte contemporanea | mantova


Oltre trenta opere del pittore modenese saranno esposte da fine novembre a gennaio 2008 a Mantova. In concomitanza della mostra sarà presentato un nuovo catalogo con testi di Walter Guadagnini e Marco Meneguzzo.

Ritratti, figure, corpi in contrasto e in lotta, denti, volti di personaggi noti, questi sono alcuni dei soggetti delle nuove opere di Wainer Vaccari (Modena 1949), in mostra a Mantova presso Bonelli Arte Contemporanea.
Fino alla metà degli anni '90 Vaccari inseguiva prevalentemente una modalità figurativa, ricca di riferimenti al simbolismo, citazioni dall'antica pittura fiamminga.
Poi smessi i panni del descrizionismo si è dedicato all'esplorazione dei codici interni alla pittura. L'immagine resta protagonista ma è subordinata alla riflessione sul linguaggio, l'impressione è che Wainer Vaccari utilizzi i temi come pretesti, seppur attraverso una scelta attenta e contemporanea, per indagare e dare sfogo alla pittura. Si arriva alla fisicità dell'arte, quadri in cui, facendo tesoro di territorialità affini alle arti visive, dal linguaggio e dall'immaginario mediatico alla lotta e al contrasto, il corpo è contemporaneamente soggetto e oggetto del desiderio.
È il gran teatro della vita ad apparire su queste superfici, a renderle terribilmente attuali senza far perdere loro l'ambizione di essere in grado di superare la contingenza: e si dice teatro non casualmente, poiché l'importanza della gestualità in queste tele è davvero fondamentale, è uno dei luoghi sui quali maggiormente si concentra l'attenzione dell'autore: il gesto del boxeur e quello del rugbista, certo, ma anche quello dell'oratore, della donna di stato, dell'everyman. Gesti che valgono come espressione dei sentimenti, che valgono come autentico linguaggio del corpo, gesti privati e gesti pubblici, ancora una volta l'intero bagaglio dell'esperienza del reale che si trasforma in pittura, e per essere più precisi in pittura di figura.
W. Guadagnini.

L'artista modenese Wainer Vaccari, negli anni Ottanta con il ritorno alla pittura, si afferma sulla scena artistica italiana e d'oltralpe, in una serie di mostre tra cui: una personale alla Galleria Mazzoli di Modena, la collettiva Scuola di Atene ad Acireale curata da Achille Bonito Oliva, entrambe del 1983, e la Biennale Trigon che si tiene l'anno seguente a Graz in Austria.
Con il successo di alcune di queste rassegne trova estesa accoglienza in una serie di gallerie private e in spazi pubblici all'estero, tra cui: il Kunstverein di Monaco di Baviera, la Galleria Thomas Levy di Amburgo e la Galleria Susan Wyss di Zurigo.
La sua ricerca pittorica procede fino agli anni Novanta con altre importanti affermazioni in campo internazionale legate a mostre al Kunsthall di Rotterdam, al Kunstmuseum di Horsens in Danimarca, fino alla prestigiosa acquisizione, di un suo grande quadro del 1992, da parte dello Steadelik di Amsterdam e alla partecipazione nel 1999 alla XXIII Quadriennale di Roma.
Quello che si è aperto dopo il 2000 è per il pittore un "nuovo esordio" scandito dal moltiplicarsi delle esposizioni in Italia e all'estero si ricordano le mostre: alla Galleria Pack di Milano nel 2002, alla Kunsthaus di Amburgo con Fighters, alla Galleria Hof-Huyser di Amsterdam nel 2005 e l'esposizione Il volto, realtà senza maschere alla Galleria Fabjbasaglia di Rimini nel 2006.
Infine nel 2007 è invitato alla mostra La Pittura italiana 1968-2007, ideata da Vittorio Sgarbi, a Palazzo Reale di Milano.
Wainer Vaccari è autore della copertina dell'ultimo album di Adriano Celentano (in uscita a novembre) per la quale ha realizzato una serie di ritratti al cantante nelle vesti di un boxeur.

Dal 24 novembre a gennaio 2008, presso Bonelli Arte Contemporanea di Mantova è aperta la mostra personale, intitolata Il volto, il corpo, il segno, mentre per il 2008 è prevista la sua partecipazione alla Biennale di Pechino.

Hanno scritto di lui: Enzo Bargiacchi, Achille Bonito Oliva, Massimo Carboni, Felix Zdenek, Vittorio Sgarbi, Flaminio Gualdoni, Tommaso Trini, Luca Beatrice, Laura Cherubini, Walter Guadagnini, Marco Meneguzzo. Wainer Vaccari è nato a Modena nel 1949.